“Tra ospedali e servizi territoriali, mancano più di 20.000 medici, 4.500 nei Pronto Soccorso, 10.000 nei reparti ospedalieri e 6.000 di medicina generale. Entro il 2030 per il mancato turn-over, i pensionamenti e i fabbisogni reali stimati per tutto il personale in sanità, sono necessarie oltre 400.000 assunzioni.” Così Domenico Proietti, Commissario UIL FPL.
“Per di più, la spesa sanitaria si sta riducendo sotto il 6.6% di PIL, che per l’OSCE è il limite sotto il quale il sistema rischia il collasso. Decenni di tagli lineari che hanno favorito la privatizzazione, blocco del turn-over, prepensionamenti e tetti di spesa al personale stanno portando la nostra sanità al collasso: pronto soccorso intasati, liste d’attesa infinite, ore di straordinario sulle spalle delle lavoratrici e lavoratori, già fortemente debilitati da due anni di pandemia” afferma Proietti, che continua “è prioritario e non più differibile un Piano di assunzioni straordinario, la stabilizzazione dei precari, la deroga ai tetti di spesa del personale e lo sblocco della contrattazione decentrata per ridare dignità e qualità alla sanità pubblica. Non basta anticipare al 2023 l’indennità di Pronto Soccorso e tantomeno i 10 milioni per il Piano Oncologico.” chiosa Proietti, che conclude “È stato un errore, fino ad oggi, non aver utilizzato le risorse del MES sanitario. È necessario riaprire il dibattito politico affinché il diritto alla salute torni ad essere il fulcro degli investimenti e delle scelte economiche del nostro Paese”.