PTV, su progressioni e contrattazione azienda indisponibile ad ogni trattativa

7 Giu 2022

Cgil, Cisl, Uil: “No all’atto unilaterale che nega i diritti dei 600 lavoratori del Ssr. La mobilitazione crescerà fino allo sciopero”

“Contrattazione negata, CCNL non rispettato e atti aziendali che calpestano i diritti dei dipendenti. Sulle progressioni verticali, cioè sul regolamento per gli avanzamenti di carriera dei lavoratori, il tentativo di conciliazione esperito questa mattina in Prefettura – con i vertici del Ptv, le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e la Rsu – si è concluso con un nulla di fatto, vista la totale indisponibilità dell’azienda a ritirare l’atto aziendale, assunto illegittimamente, che espropria i 600 dipendenti del Ssr in forza al Policlinico Tor Vergata del diritto alla giusta rappresentanza e al giusto riconoscimento del merito”. Questo il commento di Francesco Frabetti, Fp Cgil Roma Eva, Sandro De Paolis, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, e Igino Rocchi, Uil Fpl Roma e Lazio, dopo l’incontro di oggi: “l’assoluta chiusura del Ptv verso la cancellazione della delibera e verso la conseguente riapertura della contrattazione, farà crescere la mobilitazione fino allo sciopero e produrrà azioni legali a tutela di dipendenti della sanità che sono impegnati prevalentemente nei servizi di emergenza ed urgenza della struttura ospedaliera”.

Le federazioni di categoria Cgil Cisl Uil, dopo aver proclamato lo stato di agitazione del personale, preparano la battaglia: “La posizione registrata questa mattina da parte del Ptv è inaccettabile. Tanto più dopo che il protocollo di intesa con la Regione Lazio conferma, per i dipendenti del sistema sanitario regionale, lo stato giuridico e l’applicazione del relativo contratto di lavoro del comparto della Sanità Pubblica, sottoscritto dalle categorie della Funzione pubblica. Cioè dalle categorie che devono essere parte di una trattativa che non c’è mai stata”, proseguono i sindacalisti. “Senza contare che l’azienda ha rifiutato anche la proposta avanzata dal Prefetto per una sospensione del confronto finalizzata a trovare una soluzione legittima e di buon senso”.

“Contrasteremo in ogni modo il tentativo del Policlinico Tor Vergata di imporre ingiustificatamente una disciplina delle procedure selettive per le progressioni verticali che danneggerebbe pesantemente i lavoratori del comparto, sia economicamente che negli sviluppi professionali. Il colmo dell’arroganza è stato quello di produrre, di fatto, un atto unilaterale nel quale non si riconosce nemmeno l’esclusiva titolarità dei sindacati nella contrattazione sulle tematiche del Ssr e del contratto di riferimento”, rincarano Frabetti, De Paolis e Rocchi.

“Siamo di fronte a un pessimo esempio di condotta datoriale: nessun riconoscimento della rappresentanza, nessuna considerazione per merito e competenze, nessun riguardo per i diritti dei lavoratori”, rimarcano i responsabili sindacali. “Senza poi considerare che al Policlinico Tor Vergata permane l’annosa distinzione tra personale universitario e personale del sistema sanitario regionale e che a nostro avviso non chiarisce con quali modalità i costi del personale gravino su un bilancio regionale che continua ad essere attenzionato dal MEF per non ricadere nel commissariamento”.

“Come Cgil Cisl Uil metteremo in campo tutte le iniziative legali e sindacali necessarie, fino ad arrivare allo sciopero del personale”, concludono. “Pretendiamo che l’amministrazione della Fondazione Ptv rispetti i contratti, i diritti dei lavoratori e le giuste aspettative sulla valorizzazione professionale. Ma anche che la Regione Lazio intervenga e faccia chiarezza riguardo alla gestione delle risorse del bilancio regionale e dei fondi stanziati per la contrattazione”.