
Sanità e Funzioni Locali. Librandi (UIL FPL): rimpallo di responsabilità sulla mancanza di risorse per i rinnovi contrattuali
“In questi giorni stiamo assistendo a un teatrino politico in cui si intrecciano le previsioni infondatamente ottimistiche del Ministro Brunetta per la chiusura in tempi rapidi della trattativa del rinnovo contrattuale anche per i lavoratori della sanità e le autonomie locali e dall’altro la richiesta di Regioni, Upi e Anci di risorse al Governo perché incapaci di far fronte sia agli arretrati contrattuali che ai nuovi oneri derivanti dal rinnovo dei CCNL, giustificando inoltre l’incremento della spesa del personale con l’impossibilità di nuove assunzioni” afferma Librandi, che continua “Questa situazione è ben rappresentata dal famoso detto ” il cane che si morde la coda”: nessuno ha ascoltato la UIL-FPL quando, in tempi non sospetti, ha affrontato il vero nocciolo del problema, denunciando l’insufficienza delle risorse nella Legge di bilancio destinate ai rinnovi dei CCNL. Adesso i nodi vengono al pettine ed assistiamo solo ad un rimpallo di responsabilità che svilisce ulteriormente l’egregio lavoro svolto in questi anni di pandemia da tutti i dipendenti dei servizi pubblici essenziali. Mentre ci sono sindacati che si riempiono la bocca di cifre che oscillano tra i 170 ai 200 euro di aumenti contrattuali lasciando intendere subdolamente che saranno individuate nuove risorse durante la trattativa, la UIL FPL mette sul piatto i problemi, cercando di risolverli. È necessaria una vera e propria operazione verità. Non si può mentire a chi ci da’ fiducia ogni giorno e crede nel valore del nostro lavoro! Ancora di più, quindi, rivendichiamo le ragioni del nostro sciopero del 16 Dicembre u.s., e dei continui appelli alla politica che si sono tradotti in emendamenti alla Legge di Bilancio che hanno raddoppiato le risorse per la classificazione del personale, passando da 60 a 127 milioni di Euro per la sanità e da 54 milioni a 98 per i lavoratori delle autonomie locali.”
“In quasi completa solitudine abbiamo denunciato ciò che sta accadendo in questi giorni” – prosegue Librandi, che conclude – “la coperta è corta e le difficoltà evidenti. Non escludiamo una mobilitazione nazionale per denunciare, ancora una volta, l’incapacità politica di tutelare e dare il giusto riconoscimento alle lavoratrici e I lavoratori, che più di tutti hanno pagato sulla propria pelle le conseguenze della pandemia”.