
Il ruolo di chi si occupa di sicurezza, gli Rls, gli Rlst, non è di secondo piano rispetto a chi siede ai tavoli della contrattazione di secondo livello. Se si sbaglia sulla contrattazione si può porre rimedio, se si sbaglia sulla sicurezza si perde una vita!
I temi della sicurezza e della salute sono per la UIL il punto di partenza per aprire una riflessione più ampia: quale Paese vogliamo costruire? Cosa possiamo fare per la sicurezza sul lavoro?
Ragioniamo su 4 segmenti:
– Parliamo di sicurezza sul lavoro nelle scuole. La legalità della sicurezza è un argomento che va affrontato con i ragazzi, perché bisogna insegnare loro che se c’è un posto di lavoro in cui si mette in discussione la sicurezza bisogna dire di no.
-Bisogna rivendicare la formazione PRIMA di entrare sui posti di lavoro.
– Costruiamo una banca unica degli operatori della sicurezza. Non ci sono solo morti sul lavoro. Ogni anno ci sono 600.000 persone che hanno un incidente sul lavoro ogni anno. Noi abbiamo proposto una Procura speciale che si occupi di sicurezza sul lavoro. Servono più ispettori e un’azione di coordinamento fra tutti.
– C’è poi un altro tema su cui ragionare: l’assistenza ai familiari delle vittime. Le tragedie sul lavoro non possono ricadere solo sulle spalle di chi è più vicino a chi ha perso la vita. Ecco perché stiamo identificando un percorso per offrire un aiuto concreto, un’assistenza legale e psicologica, a chi vive sulla pelle queste tragedie.
Oggi, durante i lavori per l’Assemblea dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, la UIL ha ribadito che non siamo disposti a compromessi quando si parla di sicurezza sul lavoro.
È il momento di far vedere quanto valiamo su questo tema. Serve l’impegno di tutti, non possiamo fermarci.