Villa Speranza, c’è la necessità di riaprire il tavolo negoziale

5 Gen 2023

Sanità Privata, Alessandro Cammino (UIL FPL Roma e Lazio): dalla manifestazione Uil e Cgil, oggi, il messaggio è stato forte e chiaro: c’è la necessità di riaprire un tavolo negoziale che veda coinvolte tutte le sigle confederali.

Diversità di trattamento tra dipendenti dell’Università del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Gemelli e quelli di Villa Speranza.

Quest’oggi la UIL FPL Roma e Lazio, congiuntamente alla FP CGIL Roma e Lazio, ha manifestato contro l’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Gemelli Medical Center, società che controlla e gestisce Villa Speranza – Hospice per pazienti oncologici.

“La nostra contrarietà nei confronti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Gemelli Medical Center scaturisce dal fatto che, inaspettatamente, hanno sottoscritto un “contratto capestro” di primo livello solo, ed esclusivamente, con la CISL FP che determina, di fatto, una vergognosa differenziazione tra lavoratrici e lavoratori in particolar modo per quanto riguarda il personale infermieristico ed OSS rispetto al restante personale.”

Lo dichiara il Segretario Regionale UIL FPL Roma e Lazio, con delega alla Sanità Privata, Alessandro Cammino.

“In tal senso riteniamo che le lavoratrici ed i lavoratori di Villa Speranza non siano lavoratori di “serie B” e proprio per questo motivo oggi abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto attraverso un’azione determinata per garantire giusti salari, giusti diritti e giuste tutele normative al personale.”

“Con questo presidio – prosegue Cammino – abbiamo chiesto alla controparte lo stralcio del “contratto capestro” sottoscritto con la sola CISL FP e di riaprire un nuovo tavolo negoziale. Vogliamo un Contratto serio che riconosca diritti e professionalità al pari dei dipendenti dell’Università Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Gemelli.”

“Noi non resteremo in silenzio – conclude il Segretario Regionale -. Ci batteremo sempre contro i diritti negati e per ridurre la forbice sociale delle disuguaglianze.”